…i botti con il loro rumore intenso e il fumo che emanano inquinano l’ambiente, aggiungendosi come fonte ulteriore di smog, provocando un pericoloso aumento delle polveri sottili, con il conseguente rischio di problemi respiratori nei bambini, negli anziani, negli asmatici e in chi soffre di patologie respiratorie o correlabili all’inquinamento;
…i botti, anche quelli di libera vendita, provocano ogni anno ferimenti diretti o indiretti alle persone, specie se inesperte, che li utilizzano;
…i botti fanno del male agli animali: il loro esplodere, oltre a generare forte spavento e stress, porta gli animali a perdere il senso dell’orientamento, a procurarsi danni all’udito (se non alla follia), aumentando il rischio di smarrimento o determinandone il ferimento o la morte. Riguardo ai danni provocati dai “botti” agli animali, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) tenta una stima, contando 5.000 animali che perdono la vita ogni anno nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. Tra le vittime, oltre 500 cani e altrettanti gatti, nonché uccellini e animali del bosco che muoiono letteralmente di paura.
…i botti possono provocare ingenti danni economici al patrimonio pubblico e privato in relazione all’effetto deflagrante ed al rischio di incendio connesso all’accensione incontrollata di articoli pirotecnici ad effetto illuminante, specie se tali effetti sono associati a razzi (inoltre attenzione ai petardi inesplosi! Possono rappresentare un pericolo anche dopo ore, infatti spesso raccolti da ragazzi esplodono causando danni irreparabili).
Se Rufus e gli altri concittadini pelosi ti stanno a cuore, quest’anno non sparare!