Penultimo incontro a calendario, quello dell’11 Dicembre organizzato nella zona area 3 ASM. Siamo in via Palmiro Togliatti, presso la sede dell’associazione 2Hands presso il Ser Molfetta.
Molte le osservazioni che i partecipanti ci riportano con un incontro che si conclude con toni più distesi rispetto al suo inizio: vado via con la sensazione che si sia finalmente ripreso il dialogo tra cittadini e con chi lì rappresenta l’Amministrazione e l’ASM nella persona di Vito Paparella presente all’incontro.
I comportamenti messi a fuoco in questo quartiere ricordano alcuni di quelli già individuati, purtroppo, già altrove: c’è chi conferisce dove non dovrebbe (quindi persino in ospedale), ci sono bottiglie di vetro pericolosamente distribuite ovunque, conferimenti spesso fuori orario. Farebbe capolino l’ipotesi che la causa della difficoltà a conferire negli orari corretti possa anche esser influenzata dall’età del cittadino inadempiente, visto che l’anziano vive orari “particolarmente” anticipati per cenare e andar a letto e quindi verosimilmente anticipa l’orario per conferire, al contrario i lavoratori e le famiglie avrebbero altre problematiche ancora, dalla gestione degli orari di inizio lavoro sul presto alla gestione del recupero del mastello.
Qui lo sguardo d’insieme ricorda anche quanto impatta, all’occhio e all’ambiente, ciò che rimane a fine “mezzo giovedì”: una marea di indifferenziabili, frutti (proibiti) dovuti all’incuria che vigerebbe nella gestione dei prodotti di scarto e dei materiali che sono movimentati durante il mercato settimanale, appuntamento dove confluisce tanta gente da tutta la città.
Il quartiere ha ampi parcheggi e bei marciapiedi ed è ricco di spazi verdi, eppure è difficile gestire la pulizia del bordo stradale, anche a causa del mancato rispetto del divieto di sosta a giorni alterni, così come anche non tutti i marciapiedi sono sicuri e liberi da totem o portacarte di cemento, che in alcuni punti bloccherebbero persino il transito delle carrozzine dei disabili. Gli spazi verdi invece non sembrerebbero ben valorizzati, non godendo di un sistema integrato di gestione, accesso e manutenzione.
E se si promuovessero i ragazzi (e non solo) a prender parte attivamente alle associazioni di volontariato? E se si sostenesse una maggiore collaborazione tra cittadini come forma di autocontrollo e reciproci sostegno ed informazione? Come gestire e sperimentare possibili soluzioni innovative ai problemi individuati? Informazione, sensibilizzazione, identificazione del cittadino “zozzone” così che continuando con le sanzioni ai “veri” zozzoni, si possano utilizzare le entrate generate proprio per le campagne di sensibilizzazione. Queste tra le proposte di oggi, oltre la richiesta di mini-isole ecologiche per il solo umido o anche quella di realizzare la raccolta dell’umido ogni giorno accanto a quella dell’imballaggio previsto a calendario o almeno così fare sempre per l’umido nel solo periodo estivo.
Ci si saluta dando appuntamento alla prossima occasione, cambiamento plausibile, nel più breve tempo possibile.
Annarita Digioia, facilitatrice